Il Decreto PNRR, recentemente diventato Legge 56 del 29 aprile 2024, presenta importanti agevolazioni per le imprese che intendono investire in progetti di innovazione, con un’attenzione speciale per il fotovoltaico di nuova generazione.
Gli incentivi sono finalizzati a promuovere la riduzione dei consumi energetici all'interno delle strutture produttive e dei processi aziendali: è il "Piano Transizione 5.0", conosciuto come Industria 5.0, che prevede un credito d'imposta per gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025.
L'accesso agli incentivi è aperto a tutte le imprese residenti, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore o dimensione, purché investano in progetti che portino a una riduzione dei consumi energetici (vengono invece escluse le imprese in situazioni finanziarie precarie o coinvolte in attività dannose per l'ambiente).
Gli incentivi offerti riguardano l'adozione di beni strumentali "4.0", materiali ed immateriali -come i software- e, in presenza di questi, precisa nell’art. 5, vengono sovvenzionati anche beni materiali nuovi […] finalizzati all'auto-produzione di energia da fonti rinnovabili.
La norma precisa esplicitamente che tra le fonti rinnovabili prese in considerazione sono escluse le biomasse, e che l’acquisto dei beni deve essere finalizzato all'autoconsumo. Ma prevede anche che nell’importo incentivato siano comprese le unità di stoccaggio dell’energia, tipicamente delle batterie di accumulo.
Il campo di applicazione più comune, quindi, è l’implementazione di un Impianto Fotovoltaico. E per favorire l'adozione di tecnologie fotovoltaiche di nuova generazione, il decreto prevede una maggiorazione dal 120% al 140% del costo per i pannelli fotovoltaici più avanzati, ovvero con resa rispettivamente pari almeno al 23,5% o al 24%.
In ogni caso per poter accedere all’incentivo l’impianto deve soddisfare i requisiti previsti nel Decreto Energia (DL 181/23, poi Legge 11/24):
• che siano prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea
• che l’efficienza a livello di modulo sia almeno 21,5%
Il costo per l’Impianto Fotovoltaico concorre, insieme ai beni materiali e immateriali, anche a calcolare il tetto massimo per gli incentivi destinati alla formazione del personale. E’ previsto infatti un rimborso pari al 10% degli investimenti, fino a 300.000 euro per azienda, per acquisire, o consolidare, le competenze necessarie alla transizione digitale ed energetica.
Gli importi finiranno nella base di calcolo del credito d'imposta, compresi quelli maggiorati in caso di pannelli fotovoltaici avanzati, che avverrà tramite compensazione fiscale, con aliquote variabili (dal 5% al 45%) in base all'entità degli investimenti e alla classe di riduzione dei consumi raggiunta (da 3% a >15%, distinta tra unità produttiva o processo).
Sebbene il "Decreto PNRR" offra sostanziali incentivi per gli investimenti in progetti di innovazione aziendale che includano il fotovoltaico, l'accesso a tali agevolazioni può comportare alcune complessità burocratiche.
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