Dal 24 gennaio di quest’anno entrano in vigore gli incentivi previsti dal Decreto 414/23 del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che supportano Gruppi di Autoconsumo (ACC) e Comunità Energetiche (CER) nella realizzazione di impianti alimentati da energia rinnovabile. Un'opportunità vantaggiosa per gli abitanti di condomini, gli amministratori condominiali e i professionisti operanti in palazzine e stabili di comproprietari. Diventa perciò fondamentale definire un Gruppo di Autoconsumo Collettivo e capire in cosa si differenzia dalle più note Comunità Energetiche.
L’ACC è un modello di consumo energetico in cui un insieme di almeno due autoconsumatori di energia rinnovabile producono, condividono e consumano localmente l'energia prodotta, abbattendo i costi e contribuendo attivamente alla transizione verso un modello energetico più verde e responsabile.
La caratteristica chiave che li definisce è che i soggetti devono trovarsi nello stesso condominio o edificio. Nella norma la definizione di condominio non è restrittiva e include anche supercondomini, edifici a schiera o condomini diffusi.
Attualmente, in Italia, si contano 17 Comunità Energetiche e 37 gruppi di acquisto collettivo, con una potenza complessiva installata di 1,5 MW. L’obiettivo è raggiungere la produzione di 5 GW entro due anni, da incrementare a 7 GW nei successivi quattro. Lo scopo finale è coprire il 10% degli obiettivi nazionali attraverso la produzione di energia rinnovabile da CER e ACC prima del 2030. Al giorno d’oggi solo lo 0,02% è stato effettivamente raggiunto.
Per conseguire tale obiettivo sono necessari strumenti normativi adeguati. La Comunità Europea ha introdotto il concetto di Autoconsumo Collettivo e di Comunità Energetica Rinnovabile con la Direttiva RED II. In Italia, il decreto ministeriale è stato firmato dal MASE il 6 dicembre, e il GSE è intervenuto recentemente pubblicando il valore delle tariffe incentivanti.
Il concetto di Autoconsumo Collettivo include i singoli cittadini, consentendo la produzione e la condivisione di energia elettrica da fonti rinnovabili, tipicamente gli impianti fotovoltaici. Mentre le CER sono uno strumento per coinvolgere diversi attori come pubbliche amministrazioni e PMI, gli ACC richiedono soltanto l’accordo di due o più soggetti privati. La burocrazia necessaria per la sua costituzione è molto più semplice rispetto a quella della CER: richiede soltanto una delibera dell'assemblea di condominio approvata a maggioranza semplice.
I vantaggi per i partecipanti ai Gruppi di Autoconsumo comprendono:
risparmio immediato grazie all’autoconsumo
possibilità di vendere l'energia in eccesso in rete
accesso alla tariffa premio del GSE (basata sull'energia condivisa virtualmente)
Per far parte di un ACC non serve possedere o essere collegati all’impianto fotovoltaico condominiale, basta la connessione con il POD della palazzina.
Limes ESCo offre assistenza in ogni fase del percorso dell’installazione di un Impianto Fotovoltaico anche in condomini, supercondomini ed edifici pubblici, partendo dall'analisi di fattibilità fino alla realizzazione e manutenzione, anche per Gruppi di Autoconsumo Collettivo e Comunità Energetiche Rinnovabili.
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